Stefan Grotewohl

“La comunicazione interculturale si fonda sulla diversità, intesa come diversità di culture ma non solo. La carenza di competenze interculturali è un problema serio. Il costo umano ed economico di questa mancanza si riflette nei risultati delle imprese, ancora più in quelle multinazionali. Nelle missioni di mantenimento della pace, la mancanza di un approccio multiculturale si traduce nel rischio di atti di violenza e perdita di vite umane.”

Stefan Grotewohl, consulente e mediatore culturale ha stabilito gli standard di qualità per programmi di competenza interculturale.
Ha lavorato per le Nazione Unite tra il 2006 ed il 2018.
Ha avuto il privilegio di potersi esprimere con delle lezioni presso la Catholic University of America, il centro di studi di pace e sicurezza dell’Università di Addis Abeba, in collaborazione con l’Unione Africana.

Da più di trent’anni lavora come giornalista, con una copiosa bibliografia.
Le interviste che lo hanno coinvolto profondamente sono state quelle con il Dalai Lama, e quella con Geert Hofstede, antropologo e psicologo olandese.
Hostede ha sviluppato una sorta di tassonomia descrivente le culture ed il loro impatto sui principali aspetti del comportamento umano, nelle organizzazioni sino al comportamento nei processi di acquisto di beni.

È stato co-editore di “European Intercultural Magazine”. È ancora molto attivo in Africa, ricorda con emozione la ceremonia di indipendenza del Sud Sudan.
È consulente strategico per organizzazioni governative e imprese multinazionali in Africa.
Parla correntemente italiano, francese e tedesco, ma si esprime bene anche in spagnolo, arabo ed inglese.
Appassionato della natura e di animali, va a cavallo da quando ha sette anni. Questa passione gli permette di contribuire a progetti di ippoterapia, dove prende parte con la moglie. Dalle sue radici a Strasburgo e la scolarizzazione in cantone Vaud ha mantenuto un debole per I fumetti francesi e belgi.


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